“Spettacolo estremamente particolare. L’unione della lingua friulana a un teatro che si potrebbe definire “moderno” è tanto singolare quanto unica. Un continuo diramarsi e svilupparsi di emozioni, immagini, colori e movimenti. Con l’avvento di un teatro stabile friulano non vedo l’ora di poter prendere parte a nuove rappresentazioni.”
Matteo, 19 anni
“Bundì, finalmentri un spetacul par furlan che al riva a coinvolsi duta la platea, intindi ancja la soventut oltre che i vielis. Unic sistema par tignì viva la nestra lenga, cui timps che corin, in tuna peraula scjavalgjà l’antighitât. Brâs.”
Zors, 68 anni
“Lo spettacolo La Cjase. Lagrimis di aiar e soreli. e’ stata una vera sorpresa: mi sono trovata davanti ad un gruppo di attori generosi, diretti con amore, ad un lavoro accurato, sorprendente nella sua modernità e commistione. Un lavoro che ha voluto ed è riuscito nel superare confini . Grazie per quest’emozione!”
Roberta, 37 anni
“Era ora! Lo spettacolo mi ha emozionata per la delicatezza con cui il dramma è stato trattato, traspare la competenza nello studio del testo, l’interpretazione profonda dell’animo di ogni personaggio, l’utilizzo vincente di simbologie che hanno lasciato spazio a interpretazioni personali, la bella scenografia, le luci, la musica…ma soprattutto finalmente ho trovato chi è riuscito (o meglio, riuscita) a rappresentare l’anima del Friuli che non ha età, senza scialli con le frange o scarpets, bicchieri di vino, fette di salame e risate a tutti i costi. Brava Carlotta Del Bianco pioniera di questo Friuli liberato.”
Anna, 69 anni
“Uno spettacolo travolgente sia per la professionalità degli attori sia per il connubio della lingua friulana con un tipo di teatro dinamico, vivo e all’avanguardia che sollecita costantemente l’attenzione e le emozioni dello spettatore.”
Elisabetta, 18 anni